25 luglio, 2008

RYANAIR ATTACCA L' ITALIA


La foto sopra e' tratta dalla home page della celebre compagnia aerea irlandese: e' una protesta contro il caso Alitalia, tipico esempio di inciucio all' italiana.

Bello vedere che anche altrove, in Europa, iniziano a combattere l' imbarazzante e retrogrado malgoverno italiano. L' arretratezza e corruzione italiana e' ormai evidente a tutti, in particolare ai nostri vicini della UE, con cui in certa parte condividiamo le sorti.

Che Bossi faccia ormai parte dell' establishment "romano" da lui tanto avversato per anni? Lo vedremo in autunno, vedendo se il federalismo verra' fatto, ed in che modo.

23 luglio, 2008

E SE CONTINUASSIMO A SPROFONDARE?

La ambizioni autonomiste del Nord Italia sembrano oggi, ai benpensanti, fantasie senza fondamento. Ben che vada, pensano i piu', la Lega riuscira' a fare un (blando?) federalismo.

L' economia e' alla base della storia, tutto gira intorno ai dine'. Oggi la situazione economica italiana langue, ma tutto sommato non siamo ancora arrivati al patatrac. Si sono fatti passi indietro nel potere d' acquisto delle famiglie, e qualcuno fatica ad arrivare alla fine del mese. Ma ancora non siamo su un livello di dissesto tipo Argentina o casi simili. La gente e' sfiduciata e depressa, ma non ancora davvero furibonda (quello sara' lo stadio successivo).

Se si dovesse arrivare ad uno scenario di crisi profonda e recessione pesante, allora si creerebbero le condizioni storiche per una vera rivoluzione: non sarebbero piu' solo quattro camicie verdi a voler cambiare completamente le regole del gioco. Li' davvero si potrebbe ipotizzare il consolidamento di forze storiche decise a chiudere la breve e contrastata storia iniziata col Regno d' Italia, al fine di porre fine ai gravi squilibri regionali che sconvolgono la penisola.

Ora, non auguro al Paese di crollare in rovina, dico pero' che in un caso del genere si potrebbero generare degli effetti storico-politici potenti. Strategicamente giusto dunque che la Lega faccia un passo alla volta: in primis un federalismo fiscale nel breve periodo; da li', il passo verso l' indipendenza sarebbe piu' breve, sopratutto se coaudiuvato da un contesto storico di grave malcontento.

POVERA ITALIA, IL PAESE CHE NON C'E'

Passa il lodo Alfano e l' Italia si allontana dall' Europa. L' immunita' per il capo di governo non e' prevista da nessun ordinamento democratico occidentale (e' prevista in alcuni Stati solo per il Presidente della Repubblica).

Il Ministro Alfano, motivando l' approvazione del decreto, ha avuto il coraggio di dire che "il testo e' in linea con le norme di altri ordinamenti occidentali". Quali, signor Ministro?

Il Paese va indietro invece di andare avanti: adesso e' governato da un tiranno.

Ma forse la maggioranza degli italiani ha le sue buone ragioni nel sostenere Berlusconi: ha capito che solo un tiranno puo' tenere insieme un Paese dilaniato tra mille fazioni, mille culture, mille dialetti. Il Paese che non c'e'.

22 luglio, 2008

LEGHISTA DI SINISTRA 3

Dalle prime pagine: "Veltroni, mai alleati con la Lega". Era davvero soltanto un sogno. Niente, sono un pesce fuor d' acqua in Italia.

Domanda: se fondo io un partito federalista di sinistra, quanti voti prenderei? Arriverei allo 0,2%?

20 luglio, 2008

LA FUTURA SHARAPOVA?


Arantxa Rus, olandese, classe 1990, bellina per davvero. Per la copertina di Sports Illustrated e' gia' prontissima, prima pero' vediamo cosa combina la campionessa mondiale junior nel tennis professionistico adulto.

Parlando invece dei maschietti, l' attuale n.1 del mondo juniores e' il lituanissimo Richardas Berankis. L' ho visto allenarsi qualche giorno fa al Tennis Sereikiskes e sono rimasto sbalordito dai suoi colpi mirabolanti: pure lui da tenere d' occhio. Io nel frattempo ho ripreso a giocare da qualche mese, e mi alleno con la sorella del campioncino lituano. Il buon vecchio dritto sventagliato sta tornando a graffiare! :)

19 luglio, 2008

TRANSPARENCY INTERNATIONAL: MENO CORRUZIONE, PIU' BENESSERE

Sara' un' ovvieta', o forse lo e' per me che seguo queste dinamiche da tempo: corruzione ed economia debole vanno a braccetto. Tranparency international e' una ONG che si occupa di monitorare il livello di corruzione nel mondo e fa le cose molto seriamente.

Ecco i risultati (top 20) del 2007. Il punteggio va da "0" a "10", dove "0" indica corruzione totale e "10" indica assenza di corruzione; "6" e' il punteggio target al fine di rientrare tra i Paesi considerati sufficientemente civili.

1 Denmark 9.4
1 Finland 9.4
1 New Zealand 9.4
4 Singapore 9.3
4 Sweden 9.3
6 Iceland 9.2
7 Netherlands 9.0
7 Switzerland 9.0
9 Canada 8.7
9 Norway 8.7
11 Australia 8.6
12 Luxembourg 8.4
12 United Kingdom 8.4
14 Hong Kong 8.3
15 Austria 8.1
16 Germany 7.8
17 Ireland 7.5
17 Japan 7.5
19 France 7.3
20 USA 7.2
41 Italy 5.2
56 Greece 4.6

Qui la classifica completa: http://www.transparency.org/policy_research/surveys_indices/cpi/2007

Analizzando la classifica emerge un dato evidente: i Paesi top 20 del ranking, quelli meno corrotti, sono anche quelli piu' ricchi (e come al solito l' amata Scandinavia eccelle). Perche'? Semplice, perche' in queste nazioni il meccanismo della competizione capitalistica non e' viziato dalla corruzione, dunque "vincono i migliori", che propongono prodotti e servizi vincenti e di conseguenza piu' competitivi sul mercato globale. Dove invece regna la corruzione, vincono gli "amici", le "amiche", ed i "parenti", che propongono prodotti e servizi non sottoposti in toto alla gara della concorrenza, e dunque meno competitivi sul mercato globale.

Come si nota l' Italia stenta (quarantunesima), penultima tra gli Stati UE15 (peggio soltanto la Grecia), con un punteggio insufficiente. Uno dira': mavala', qui da noi si e' sempre andati avanti cosi' e siamo tra i paesi piu' ricchi al mondo! In realta', finche' la nostra economia era prevalentemente intra-nazionale, cioe' fino a prima dell' avvento della globalizzazione, gli inciuci locali ci potevano stare: per esempio, se la Fiat produceva vecchie baracche pensando invece piu' alle connivenze politiche, gli italiani alla fine le compravano lo stesso, tra sussidi, sgravi e incentivi vari. Oggi se le Fiat non sono decenti, uno si compra una giapponese, prontamente disponibile a prezzi concorrenziali anche sul mercato italiano. Guardacaso Fiat e' dovuta correre ai ripari e darsi una bella regolata.

Il mercato dell' auto e' tra i piu' globalizzati per definizione, ma in molti altri settori il sistema Italia cerca di sopravvivere utilizzando il vecchio meccanismo degli inciuci e del nepotismo. Cosi facendo resta indietro sul mercato globale, perdendo in competitivita': e gli italiani si impoveriscono.

Morale: iniziamo a ridurre la corruzione e vedrete che si comincera', tutti, a stare meglio.

n.b.: l' Italia (5.2) e' assai piu' vicina al Burundi (2.5) che alla Danimarca (9.4). Aiuto!!!

18 luglio, 2008

COSA PENSA VERAMENTE LA CASA BIANCA DI BERLUSCONI

http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_07/materiale_insultante_bush_berlusconi_bb112d28-4c53-11dd-85a4-00144f02aabc.shtml

Curiosa e rivelatrice gaffe della Casa Bianca in un comunicato stampa ai giornalisti presenti al G8. Inviando ai vari giornalisti il profilo dei leader presenti a Tokio , la Casa Bianca ha per errore trasmesso un profilo "interno" relativamente a Berlusconi: "Il premier italiano è stato uno dei più controversi leader nella storia di un paese conosciuto per corruzione governativa e vizio. Principalmente un uomo d'affari con massicce proprietà e grande influenza nei media internazionali. Berlusconi e' considerato da molti un dilettante in politica che ha conquistato la sua importante carica solo grazie alla sua notevole influenza sui media nazionali". Poi ovviamente scuse e diplomazie varie, per mettere una pezza. Ma questa e' la verita': gli americani sanno benissimo che Berlusconi e' marcio fino al collo. Lo sostengono, pero' (ancora timorosi delle simpatie "comuniste" a sinistra), in quanto leader della destra e di buona parte dei cattolici. Insomma, viene accettato e strategicamente sostenuto come il "meno peggio" dal loro punto di vista politico, ma non certo considerato un leader ed imprenditore alla pari come ci si attenderebbe nei confronti di un Paese sviluppato.

Leggo di frequente il Times, giornale inglese della destra conservatrice, e pure qui Berlusconi viene regolarmente massacrato per i suoi episodi di corruzione e assai dubbia moralita'. Dunque i paesi paladini del capitalismo (USA, UK) hanno una pessima considerazione di Berlusconi, paladino del capitalismo italiano. Cosa c'e' che non va?

In Italia e' un discorso politico: per chi sta a sinistra Berlusconi e' uno che ha rubato a mani basse, per chi sta a destra e' un grande imprenditore che si e' dovuto un pochettino adattare al sistema, come putroppo devono fare tutti del resto, ed e' comunque abilmente riuscito a fondare un grande impero creando ricchezza ed occupazione. All' estero, nella culla del capitalismo anglo-sassone, non e' un discorso politico, ma puro realismo: Berlusconi e' un corrotto, che opera in una Paese corrotto.

La realta' e' questa: il capitalismo e' un sistema che si basa su competizione e trasparenza, elementi storicamente connaturati ai paesi anglo-sassoni, dove infatti il sistema capitalista fiorisce naturalmente. In Italia invece il capitalismo si e' formato su un sostrato storico totalmente diverso, basato dai tempi che furono su connivenze e nepotismi: e' un capitalismo imbastardito che continua ad incespicare, dove competizione e meritocrazia non regolano il funzionamento del gioco. E con la globalizzazione c'e' poco da zoppicare, mentre altri corrono spediti!

Berlusconi ha commentato l' episodio dicendo che l' Italia e' un paese che si auto-flagella dando spazio a queste notizie. Gia', si auto-flagella dicendo la verita'. Peraltro non mi pare che questa notizia si stata diffusa come avrebbe dovuto.

17 luglio, 2008

LEGHISTA DI SINISTRA 2

...ahime' non credo dipenda dalla qualita' della vita svedese: Bossi si avvicina a Veltroni perche' stanco delle pretese (e che pretese) del Berlusca. Beh, allora sotto col ribaltone, e poi alleanza a sinistra! Oops.. era solo un sogno.

13 luglio, 2008

LEGHISTA DI SINISTRA

Leggo oggi con piacere che Bossi si dice pronto a dialogare con Veltroni. Che grande notizia, per uno come me che si e' sempre definito un leghista di sinistra (ai poverini che pensan "comunista" non rispondo nemmeno, dico solo che ho apprezzato la scomparsa di Bertinotti e C. dal parlamento). Per molti "leghista di sinistra" e' sempre suonato come una contraddizione in termini, per me invece e' una naturale predisposizione politica nell' ottica di una nazione piu' piccola, gestibile, omongenea, efficente e trasparente. Sull' impronta dei miei amati Paesi scandinavi. Ne ho gia' parlato qui: http://storie-e-filosofie.blogspot.com/2008/03/piccolo-e-bello.html.


Proprio in questi giorni Bossi e' in Svezia per assistere al campionato mondiale di calcio per nazioni non riconosciute che si tiene a Gallivare, in cui la Padania ha raggiunto la finale che si gioca oggi. Vuoi vedere che il Senatur, in visita in terra svedese, ha capito ed apprezzato la grandezza ed efficacia del sistema scandinavo, di tradizionale impronta social-democratica e si e' deciso a chiamare Veltroni? Se cosi fosse, torno a Bergamo domani mattina e mi iscrivo nelle liste della Lega Nord.

12 luglio, 2008

CHELSEA MIA


"Chelsea mia" e' un blog che seguo con grande interesse da tempo. Proprio bravo questo Alessio Altichieri, residente a Londra e intelligente osservatore dal taglio ormai very british.
Mi ritrovo in pieno nel suo ultimo articolo su Londra e sul perche' delle fortune della capitale inglese:

http://chelseamia.corriere.it/2008/07/londra_una_capitale_costruita.html

Talvolta risulto davvero molto critico nei confronti delle cose italiche: ma ho studiato e lavorato in Inghilterra, ed ho visto come gira lassu'. Poi torno nel meridione e vedo come gira laggiu'.

Che differenza. Decenni di distacco.

10 luglio, 2008

HAPPY-GO-LUCKY


Gia' che sono in tema di cinema due righe anche su "Happy-go-lucky", tra le pellicole che piu' mi hanno colpito di recente. Donne e storie assai diverse dal quartetto di Sex and the City, ma altrettanto interessanti. Divertente, pieno di vita, uplifting, inglesissimo. Se vi capita a tiro, non lasciatevelo sfuggire.

SEX AND THE CITY


Ho visto al cinema il nuovo film basato sulla serie televisiva di culto. Ci sono andato attendendomi una grande sciocchezzuola easy, giusto per mangiarsi un tinello di popcorn. Devo invece dire che il film mi e' piaciuto assai, davvero niente male. Due pero' le pecche, a mio avviso. Uno, la centralita' ossessiva dei prodotti firmati, che risulta stucchevole alla fine e molto molto gay (come infatti lo sono i furbi produttori della serie): ok, sappiamo che le donne adorano borse e scarpette e sta bene cosi', pero' signur c'e' anche altra gran bella roba da fare a questo mondo oltre allo shopping. Due: gli uomini vengono dipinti come orsacchiottoni accondiscendenti con le morose/mogli, ma di gran successo nelle loro rispettive carriere. Veri fenomeni. Siamo alle solite: dolce, con le palle. Comunque, una bella semi-favola moderna.